Quinto giorno, 13 marzo 2010

Oggi, sabato, in ambu solo i Pz interni, cioè quelli ricoverati, abbiamo  trattato Editson, 20aa, frattura di femore trattata con placca di  sintesi interna. Bletis, 28 aa, frattura di bacino trattata con 
fissatore esterno, tutto purulento nel punto di inserzione. Otelo, 22  aa, amputato di arto superiore e arto inferiore destri. Poi siamo  andati a Betlemme, il centro dei bimbi neurologici. Dei 35 residenti 
ne abbiamo trattati 9, tutti quelli motoriamente autosufficienti erano  in giardino a scorazzare, giocare, correre o vegetare. Questi 9 li  abbiamo presi dal lettino e li abbiamo messi su delle sedie a rotelle 
per trasportarli in una stanza con un materassino a terra per  trattarli. Micheberline, 4 aa e 1/2, arrivata al foyer all'età di 2  aa, tetraparesi spastica, non sta seduta non gattona non gioca, sta 
sdraiata e sorride. Emmanuel, 4 aa, arrivato all'età di 5 giorni,  tetraparesi distonica da idrocefalo, non controlla ne il capo ne il  tronco, non sta seduto non gattona, dalla dimensione del cranio quasi 
non può stare sdraiato con lo sguardo rivolto in alto. Esprison, 4 aa,  arrivato all'età di 2 aa, tetraparetico gravissimo con un'ipertono da  opistotono ( rachide in estensione). Franco Camille, abbandonato a  maggio del 2009, avrà circa 6 aa, i piedi da poliomielitico, con appoggio al suolo sul malleolo esterno, ritardo mentale. È arrivato  che camminava quasi da solo e ora dopo averlo tenuto sempre nel  lettino quasi non cammina più. Sandy, 10 aa, ipovedente,  dispercetttiva, non deambula se non con aiuto. Azor, 8 aa, arrivato  all'età di 2 aa, distonia severa con ritardo mentale, morde tutto, ad  un certo punto abbiamo sentito urlare fortissimo un bambino e Azor  aveva il suo piede in bocca e lo stava mordendo fortissimo!  Gliel'abbiamo tolto e dopo poco mi prende la mano e si mette in bocca 
un mio dito, che ho prontamente levato dalle sue fauci! Rosemadeleine  Camille, abbandonata all'età di 5 aa nel 2008, ritardo mentale severo  e tetraparesi mai vista con una lassità legamentosa che la fa stare  tutta accartocciata come una contorsionista. Qui i bambini o sono abbandonati e prendono cognome Camille, o sono lasciati dai genitori  dopo un ricovero per qualche malattia, lasciati con il certificato di  nascita e alcune cose. Viene un po l'ansia a stare a Betlemme,  altroché integrazione. Tornati in ambulatorio abbiamo trattato Jerry,  un signore di due metri simpaticissimo che si è fratturato in più  parti il bacino ed entrambe le ginocchia. Da due mesi è immobile nel 
letto, le ginocchia sono bloccate in estensione, e ieri per la prima  volta l'abbiamo messo seduto su una sedia a rotelle ed è stato  all'aperto fino a tardo pomeriggio. Lui ringrazia di continuo con il 
cuore. Primo pomeriggio riunione con il dott. Tomas per sapere quali  sono le loro necessità e bisogni maggiori e vedere come impostare il  progetto futuro. Dopo abbiamo trattato tutti i bambini presenti al  foyer, portandoli per la prima volta in ambulatorio, dato che di  solito vengono trattati il mattino in camera...il delirio! Alla fine  sono entrati anche quelli che stanno più o meno bene e si sono messi 
sulle cyclette, sul tapis roullant, sugli step, sulla leg estension a  fare i pettorali..fino a quando stremate alle 18 li abbiamo mandati  tutti in stanza a mangiare. Cena PIZZA, carbonara, birra, pandoro e 
prosecco! E un tavolone di frutta immenso con ananas aranci verdi  banane lime ecc!! Il caldo della giornata è stato infernale, alle  21.40 siamo nel letto morte..la nostra stanza dà sulla strada, 
iniziano delle urla spaventose, come se stessero picchiando qualcuno e  dopo un'ora di urla 3 spari. Qualcuno dice che hanno ammazzato una  persona. Parallelamente alla distanza di due stanze dalla nostra, nel reparto di ostetricia, urla di una donna che sta per partorire ma che finiscono poco dopo con il  vagito di un bambino!

Lara e Almu

14 marzo, sesto giorno ad Haiti.
Oggi è domenica e la sveglia è alle 7 per andare e portare i Pz alla  messa alle 8. Per scendere a fare colazione attraversiamo la maternità dove vediamo una porta aperta con all'interno della stanza la novella mamma e  la piccolina nata la notte. Ci affacciamo e andiamo a salutare  entrambe..che tenerilla...minuscola e con la pelle chiara, quasi rosa  e già tanti ricciolini neri! Passiamo a prendere i Pz che non sono  ancora in chiesa e andiamo alla funzione celebrata da padre Gianfranco 
e padre Crescenzo intervallata da tantissimi canti corali  stupendi...che dalle 8 dura fino alle 9.30..e anche in chiesa qualcuno  è svenuto dal caldo, infernale. Tutti i Pz vestiti a festa! Le bimbe  come bomboniere e i bimbi eleganti con la camicia! Meravigliosi! Il  resto della mattinata facendo il bucato, abbiamo potuto usare la  lavatrice dei seminaristi, e leggendo/chiaccherando con i volontari  della Misericordia.
Il pomeriggio con loro e padre Gianfranco abbiamo organizzato di  uscire e andare in centro a Port Au Prince. Mezz'ora di viaggio per  arrivarci nel quale si iniziano a vedere sempre più edifici crollati 
fino ad arrivare nel cuore della città diventata un'enorme tendopoli. 
Il palazzo presidenziale è spaventoso nella sua maestosità distrutta. 
La cattedrale è a pezzi. La scuola dove andavano i seminaristi non  esiste più, quelli camilliani si sono salvati per miracolo, molti dei  loro compagni sono morti all'interno. Una scuola elementare di 300 
bambini gestita dalle suore ha perso 280 degli alunni. Altre suore  hanno chiamato degli uomini per farsi aiutare a ritrovare i corpi  delle loro sorelle e questi non contenti di quanto venivano pagati ne 
hanno decapitata una e infilzata la testa su un bastone poi piantato a  terra. Un amico di padre Gianfranco proprietario di un grosso  magazzino alla prima scossa è uscito in strada, poi è tornato a 
cercare moglie e figli e sono morti tutti. Ci hanno raccontato che le  persone urlanti sotto le macerie giorni dopo erano ancora troppe,  hanno quindi preso della benzina e incendiato tutto, per paura delle  malattie. La gente si lava per strada ai bordi delle tendopoli. Ci  sono uomini con fucili in mano qua e la seduti sui muretti. Il palazzo  delle poste che era alto 3 piani ora è un enorme mucchio di macerie in 
una grande piazza. La posta non arriva più, non si può spedire nulla. 
Il 70% delle scuole sono andate distrutte, 40.000 bambini sono morti. 
Non riesco nemmeno ad immaginare dove potranno mettere tutte quelle  macerie, come ricostruire tutto..è una città distrutta. 
Paradossalmente il quartiere più malfamato che c'è, praticamente una  favelas, costruito tutto di latta ha avuto meno danni. In città sono  ancora in piedi le bancarelle del mercato e qualche casa, in cui la 
gente ha paura a rientrare.
Che dire..se non che quello che stiamo e che tutti stanno facendo è  niente in confronto a quanto ci sarebbe da fare.
 
Lara e Almu

Lunedì 15 marzo 2010, Haiti
Stamattina siamo andate al Foyer Betlemme, come al solito siamo  arrivate con Emanuelle il fisioterapista per fare il trattamento alle  8.30 e le inservienti stavano ancora lavando i bambini e pulendo le  stanze. Abbiamo quindi aspettato che finissero e Emanuelle ha scritto 
un cartello con i giorni e gli orari della fisioterapia dato che la  ragazza dice ogni volta che si è dimenticata che fosse giorno di terapia. I bambini dormono in questi lettini con le sbarre e se di notte si muovono e vanno a finire tutti storti con la testa contro il metallo così restano fino al mattino. Un bambino aveva l'abitudine di scavalcare le sbarre e andarsene in giro per cui di notte gli legano una caviglia al letto. Altri due "bambini" di 14 anni non autonomi nella deambulazione vengono lasciati tutto il giorno nel lettino, perchè troppo pesanti da mettere su una sedia a rotelle, nel letto mangiano anche. C'è un altro piccolo bambino di qualche anno, severamente spastico, già retratto (i polsi non si estendono più) con delle malformazioni a livello del palato che non può quindi mangiare autonomamente e viene alimentato con la pet (tubicino che va direttamente nello stomaco) e anche lui sta sempre e solo nel letto e non è nella lista dei bimbi da trattare. Ancora un altro di due anni circa, anche lui spastico e in forte opistotono (capo in estensione) non è nella lista e viene messo su un girello tutto il giorno.
Noi facciamo la terapia ai "nostri" 8 bambini, nel migliore dei modi essendo senza alcun tipo di materiale nè giocattolo fuorchè un leone di peluche, un coniglio di plastica e una collana di perle di legno, su un materassino messo a terra.
Azor continua mordere forte tutto quello che gli passa a portata e dobbiamo fare attenzione a metterlo accanto ad un altro bimbo, Micheberline oggi era un po sofferente e forse un po malaticcia e ha pianto spesso, Franco è fantastico e vorrebbe camminare sempre anche se poggiando sui malleoli esterni non ha proprio tanta stabilità. Finita la terapia li rimettiamo sulle sedie a rotelle con le con le quali li abbiamo portati dal dormitorio e li portiamo in una stanza comunicante con l'esterno in cui stanno tutti quelli che non possono deambulare autonomamente. E stanno lì.
Pranziamo alle 12.00, l'ultimo pranzo con i volontari della Misericordia, alle 12.30 loro iniziano il viaggio di ritorno in Italia, Toscana. La loro missione che era di aumentare di 70 posti letto l'ospedale e di riordinare i magazzini è stata portata a termine.
Il pomeriggio portiamo tutti i bambini ricoverati nel tendone fisioterapico e li trattiamo. Alcuni sono un po lamentosi, altri non hanno tanta voglia di fare gli esercizi. Rimandiamo in stanza una bambina per nulla collaborante. Non sono tanto abituati ad avere delle regole e avendone 7 in palestra ai quali si aggiungono tutti i ragazzi che passando si fermano a guardarci e se ne hanno bisogno invitiamo ad aggiungersi all'allegra compagnia...arriviamo alle 18 devastate!
Alla fine della cena abbiamo organizzato una mini-festa a sorpresa per Almu essendo già il suo compleanno ora italiano-spagnola. E' stata comicissima la scena dello spegnimento delle luci in cui in 2 Marco e Antonio si sono messi in alternanza a cercare di spegnere tutto ma hanno continuato per un paio di minuti ad accendere-spegnere-accendere-spegnere fino a quando ce l'hanno fatta e sono entrata con un panettone al cioccolato sciolto con tanto di candela centrale e tutti a cantare Tanti Auguri e a brindare con lo spumante!
Lara e Almu