Ottavo giorno Haiti
da questa mattina abbiamo deciso di mettere la sveglia mezz'ora piu tardi cioe' alle 7.00 dato che in fisioterapia si inizia a lavorare alle 8.00. Durante la colazione ascoltiamo quindi in filodiffusione per tutto l'ospedale la preghiera del mattino e la 'lezione' sull'argomento del giorno che puo' essere la malaria, le malattie sessualmente trasmissibili, l'educazione alimentare ecc...
Oggi abbiamo scartabellato tutte le cartelle dei pz in corso di trattamento, cioe quelli che vengono durante l'arco di tutta la settimana, decide il fisioterapista e il loro portafoglio quanti trattamenti fare per settimana. Il dato pazzesco e' il numero impressionante di persone che tra i 30 e i 65 anni hanno avuto un ictus che gli ha residuato un'emiplegia. Questo a causa dell'ipertensione mal curata, curata a spot, quando i pz possono cioe' permettersi di acquistare le medicine. Quando non possono non le prendono. E poi di nuovo si per un po...
Dopo pranzo, mentre Almu era a telefonare, gli abbiamo preparato la seconda festa a sorpresa per il suo compleanno. Abbiamo chiamato tutti i bambini e ci siamo nascosti con gli altri fisio dietro il separe' aspettandola con pandoro con candelina e mazzetto di fiori raccolto in giardino da Riccardo il capofisioterapisti! e tutti a cantarle "joieaux anniversaire"!!!
Quando hanno visto il pandoro tutti i passanti si sono uniti e abbiamo fatto mille foto con i fiori in testa nell'ilarita' generale!
Al pomeriggio abbiamo trattato i bimbi e qualche adulto, la bambina rimandata in stanza ieri e' venuta e ha lavorato benissimo senza lamentarsi ne opporsi...
La sera dopo cena siamo stati sotto il patio a chiaccherare con Padre Gianfranco che ci ha raccontato di quando 5 anni fa e' stato rapito da una banda criminale del quartiere piu malfamato di Haiti, Cite' du Soleil. Hanno fermato la macchina e uomini pieni di armi hanno rapito lui, una ragazza e l'autista. Per fortuna e' durato solo fino al pomeriggio tardi quando il riscatto e' stato pagato..ma lui ha ancora vivo il ricordo della sensazione di freddo delle canne delle armi puntate sul collo, ha avuto per parecchio tempo dopo incubi..si sente a pelle che e' stata un'esperienza spaventosa, ma che lui dice gli e' anche servita a molto in quelle ore in cui aspettava il responso tra vivere o morire. Ci ha raccontato che ci sono stati anni tremendi, in cui le bande hanno avuto per un po la "moda" di decapitare le persone e mandare le teste ai parenti quando non contenti della somma versata. E' successo ad una mamma a cui hanno rapito i 3 figli, e a cui ne hanno rimandato indietro solo 2 con un pacco regalo da non aprire, da consegnare alla mamma, con dentro la testa del terzo bambino. C'e' stato un periodo che i bambini si incidevano sui piedi dei segni "cosi' la mamma mi puo riconoscere se mi decapitano". Agghiacciante.
 
Qui ci trattano benissimo e non ci manca assolutamente nulla, i bambini inizialmente un po schivi stanno iniziando ad essere molto affettuosi! appena ci vedono in giro iniziano a chiamarci per nome e a chiedere la terapia! e' un po dura a volte stare qua dentro rinchiusi, lavoriamo dormiamo mangiamo chiacchieriamo nello stesso centinaio di metri quadri, ma le poche uscite ci bastano a ridarci ''aria''. Il caldo e' infernale, a volte non riusciamo a dormire. Ci sono racconti pazzeschi e persone messe malissimo, sole abbandonate o senza piu nessuno. A volte lo sconforto c'e'..il senso di impotenza..la domanda ''perche?"
Ma poi passa. Per forza. Stiamo bene!
 
Lara e Almu

Nono giorno
stamattina ci siamo svegliate e ancora prima di arrivare in refettorio per fare colazione abbiamo incontrato Anita che ci ha chiesto se volevamo accompagnare Jamile una nostra piccola pz diplegica da frattura/lussazione vertebrale dal 12 gennaio al Saint Damien dove avrebbe preso l'elicottero e sarebbe stata trasportata sulla nave italiana Cavour per effettuare una TAC. Abbiamo quindi fatto velocemente colazione, l'abbiamo posizionata cautamente perchè molto sofferente negli spostamenti su un cuscino in mezzo a noi sul sedile posteriore del pickup e abbiamo fatto il viaggio sulle strade disconnesse come sono qui immobilizzandola tra di noi e tenendole ferme le gambe. Siamo arrivati proprio nel momento in cui l'elicottero stava atterrando, l'abbiamo quindi fissata su una barella "spinale" e con una volontaria infermiera torinese (lavora al Gradenigo) e Marco è partita in volo!
Al ritorno sono venuti con noi 4 militari scaricati dall'elicottero, tre medici ed un infermiere e abbiamo fatto il viaggio di ritorno con loro sul cassone del pick-up chiaccherando e ascoltando le loro storie sugli zombie..pare ci sia un rito vodoo in cui prendendo il veleno dai pesci palla si possa immobilizzare una persona come se fosse morta che viene quindi seppellita, ma capita dopo mesi che questa si risvegli e tutta irrigidita dal non movimento se ne vada in giro per la città con movimenti robotici e tutta piena di fango..il sergente ha giurato di averne visti due..
Cmq loro sono venuti al S. Camille per fare un'operazione chirurgica ortopedica ad un pz a cui era stato messo un fissatore esterno per una frattura di femore ma che non era stata riallineata. L'intervento è stato piu lungo del previsto ed hanno partecipato anche Antonio e Luca.
Tornate, finiamo la mattinata a Betlemme, portiamo alcuni giochi che mi ha dato Serena, una mia piccola pz di Torino prima di partire...ma che difficoltà lavorare con questi bambini..non sono abituati a giocare, a ricevere stimoli, a fare nulla, passano le giornate o nel letto o seduti, "agganciare" la loro attenzione è pressocchè impossibile. Franco è l'unico che gioca autonomamente, lo metto in piedi appoggiato ad un lettino alto a giocare con delle macchinine. Mettiamo Anaika sullo standing a colorare, tiene il pennarello con una presa massiva, non sappiamo se abbia mai colorato in vita sua, cmq colora un po un foglio, ma poi si stanca per la posizione dopo poco e dobbiamo rimetterla sul tappetone.
Dopo aver notato un drastico calo dei pz in fisioterapia dato il caldo insopportabile abbiamo deciso con la coordinatrice e i fisioterapisti di riportare l'ambulatorio nella sala in cui era prima, dentro il Foyer. Il pomeriggio hanno quindi ri-spostato tutto il materiale.
Abbiamo anche assistito ad un intervento chirurgico effettuato da Antonio con l'aiuto di Luca e Michelangelo, il nuovo medico italiano (torinese) arrivato da Harvard,su di un bambino di 6 anni con una presunta ciste nel cavo popliteo (dietro il ginocchio) rivelatasi poi un'enorme ascesso da cui è uscito circa 20cc di pus (bleahhh), e a cui hanno poi confezionato una doccia gessata per mantenere il ginocchio in estensione.
Siamo quindi andate a trattare un bambino di 12 mesi, con una diagnosi incomprensibile tipo: ha avuto la diarrea poi un periodo di disidratazione e poi di denutrizione e poi è diventato insofferente e quindi gli è venuta una paralisi flaccida e forse ha un'infezione..?????? A quanto visto il bambino è molto sofferente, con uno scarso controllo del capo e del tronco, mantiene autonomamente la posizione seduta solo con l'appoggio di entrambe le mani e la posizione eretta solo se aiutato..non sappiamo fare una diagnosi..domani lo tratteremo in palestra con qualche mezzo in più e vedremo.
Qui sono le 22.45, vi scriviamo dalla sala computer sei seminaristi,tranne Michelangelo sono tutti andati a dormire..fuori c'è il diluvio universale..chissà i pz nelle tende...
Lara e Almu

18 marzo 2010,decimo giorno Haiti
Questa mattina abbiamo messo in ordine tutto il piccolo magazzino dell'ambulatorio di fisioterapia...c'era veramente di tutto..un delirio di roba vecchia ed inutilizzata mischiata con roba nuova e utilizzabile ma dimenticata..tra cui busti fatti su misura per le scoliosi che nessuno utilizzerà mai dato che ogni scoliosi è diversa, vecchi tutori arrugginiti, schifezze varie tenute li "perchè non si sa mai..un giorno potrebbero servire!" si si..abbiamo buttato tutto.
 L'ambulatorio è cmq ben fornito di materiale, ha ogni tipo di macchinario per il rinforzo muscolare,dalla leg-estension allo step alla cyclette, pesi di ogni tipologia, theraband (elastici), cuscini di varie forme, palloni bobath, carrucole, spalliera, specchi.
In pieno delirio ripulente passa Anita, la coordinatrice a chiederci di fare il giro dei pz con lei e Ricardo per decidere chi dimettere, facciamo quindi il giro di 3 stanze (da circa 15 pz) più 3 tendoni (da 8 pz) e per ogni pz diamo l'opinione sotto l'aspetto fisioterapico della prognosi. Molti si decide di farli stare ancora qui una settimana poichè abitano lontani e non potrebbero venire a fare la fisioterapia ambulatorialmente, e c'è chi proprio non puo farne a meno per riavere la propria autonomia. Altri non hanno piu una casa ne parenti e sono o troppo giovani o troppo vecchi per essere dimessi senza nessuno al mondo da cui andare. C'è anche chi non viene a fare terapia perchè si è lasciato andare e sta tutto il giorno sul letto, chi dal terremoto ha iniziato ad avere dei disturbi psichiatrici, chi per il dolore non vuole muoversi peggiorando così la situazione...c'è poi una ragazza di 25 anni che il 12 gennaio è stata ferita gravemente ad una gamba, era incinta, e in pericolo di vita, una volta qui ha partorito il bambino e subito dopo per paura di morire ha firmato tutte le carte per farlo adottare, il giorno in cui l'hanno operata e le hanno amputato l'arto inferiore a livello di coscia, ha saputo che avrebbe vissuto, lo stesso giorno hanno portato via il bambino che ora abita con una famiglia lontana da Port au Prince. Capiamo la sua poca voglia di sorridere.
Il pomeriggio abbiamo terminato il lavoro al magazzino e trattato il bambino di un anno con presunta paralisi flaccida. Piange tutto il tempo del trattamento, è molto sofferente e spaventato dal fare ogni movimento. Mantiene il capo fisso vicino alla linea del baricentro, se la sorpassa sia in un senso che nell'altro non riesce a frenare il movimento e il capo gli cade di colpo avanti o indietro. Mantiene la posizione in piedi con l'iperestensione delle ginocchia, e la seduta solo con l'appoggio delle mani, non mantiene la posizione quadrupedica ne può estendere il capo contro gravità. La causa di questa patologia è sconosciuta. 
 
Lara e Almu
 

19 marzo, undicesimo giorno Haiti
 
Questa mattina ci siamo svegliate e per la prima volta la stagione delle piogge in arrivo si è fatta sentire, pioveva a catinelle!
Due dei 4 fisioterapisti non si sono presentati e dopo il giro per i reparti di ieri in cui abbiamo raccattato pazienti fuggiaschi la mole di lavoro è stata notevole.
Pochi ambulatoriali, forse per il maltempo, praticamente tutti ricoverati. Quindi fratture varie maggiormente agli arti inferiori e amputati. Editson, un ragazzo di 20 anni con frattura di femore, tiene molto alla terapia e viene ogni giorno chiedendo di sbloccargli il ginocchio che non si flette oltre gli 85°, ciò vuol dire farlo urlare cercando ogni volta di sorpassare di un micron la flessione massima, e torna anche tutti i pomeriggi. Quando ci siamo accorte che alcune pz, viste ieri non si erano presentate a terapia, dopo la pausa pranzo (12.30/13.00) siamo andate nelle tende e le abbiamo obbligate a venire in ambulatorio minacciandole di dirlo ad Anita che le avrebbe quindi mandate a casa dato che il loro unico motivo di permanenza è la fisioterapia. Entrambe con frattura di bacino trattata con fissatore esterno tolto da 2 giorni. Entrambe deambulanti autonomamente ma che preferiscono stare qui e che fanno quindi finta di stare peggio e non vogliono alzarsi dal letto.
Il pomeriggio abbiamo trattato i bambini, ieri Jean è stato dimesso, Redson è stato mobilizzato passivamente in narcosi per sbloccare il ginocchio ed ora ha una doccia gessata in estensione, Jeff "Lillo" è qui solo perchè fratello di Reginald, i bimbi da trattare sono quindi 4, a cui si aggiungono 2 ragazzi:Editson, e Roody che ha braccio e gamba omolaterali amputati. Nel mentre sono passati a visitare l'ambulatorio con Anita 2 medici americani di Medici Senza Frontiere che avevano appena portato un bambino al Foyer,  poco dopo 2 avvocati, e poi Luca che abbiamo subito messo sotto a giocare a palla con una bambina per il controllo del tronco. Anche i bambini non in trattamento sono stati con noi in palestra e li abbiamo fatti giocare con un puzzle gigante e delle costruzioni trovate nel magazzino.
 
Riunione finale di ricapitolazione delle informazioni raccolte durante queste settimane con Marco e cena...ringraziando Piero, ex-cuoco..PIZZA!!!
 
Il gracidare delle rane vicino al seminario è incredibile,chi ha la stanza lì di notte non riesce a dormire..sono tantissime!
 
Lara e Almu