8 dicembre 2011

Sesto giorno

                      

“marcher au marché”

 

Anche oggi si continua a lavorare sui progetti, Sabrina, Marta, Stefania ed io ci troviamo alle 8 per fare la seconda giornata di corso sull’ambulanza.

 Elena e Federica , i nostri cuccioli silenziosi ma super operative, continuano la raccolta dati al Poste de Santè di Malika con Arnold e Assane. I due Luca (boom e il dutur) oggi sono di riposo, speriamo che il dutur si riprenda velocemente. Poiché domani c’è il corso BLS nell’ospedale di Pikine, il più grande della zona, e noi tre siamo i referenti.

Corso ambulanza: i partecipanti che all’inizio dovevano essere otto, ieri erano sedici, oggi sono diciotto..sempre di più!

Oggi spiegheremo la mobilizzazione del paziente traumatizzato: collari, cucchiaio, spinale, chiamata dell’ambulanza, posizione laterale di sicurezza, allestimento dell’ambulanza e ripasseremo il BLS. Sabri, Ste ed io ci occupiamo della parte pratica.

Il corso sembra andato bene, tutti sono riusciti a far bene la pratica e sono molto contenti e noi più di loro, stravolte ma con la piena sensazione di essere riuscite nel nostro intento. La programmazione così difficile in Italia, ora è solo un ricordo.

Mentre Chiara tiene un incontro con 25 insegnanti delle scuole della zona sulla prevenzione della malaria il resto della troupe con Oussò, Isma, Arnold e Pascal decidiamo di fare un giro al mercato, Chiara ci ha poi raggiunti li.

 

Decidiamo di fare un giro al mercato di Keurmassar. Si parte a piedi da Malika tra chiacchiere e racconti , saliamo ad un certo punto su un carapid insieme alla popolazione locale. Sguardi si incrociano le differenze sono enormi , noi Tubab (uomo bianco in wolof) e loro coloratissimi. I bambini sono ovunque, neonati addosso alle mamme, bimbi in braccio ai fratelli, amichetti a spasso soli mano nella mano, sono bravissimi, qui non ci sono capricci e sprechi, giocano con nulla e basta un saluto per farli sorridere. Attraversiamo strade affollate con “negozietti” che in realtà assomigliano di più a baracche. Donne sedute a terra con di fronte a loro teli colorati su cui mettono i loro prodotti: verdure, sacchetti di acqua, scarpe… si trova di tutto e di più. E’ impressionante la quantità di carapid che si concentrano in questo posto, furgoni, auto, e qualche scooter che nella maggior parte dei casi guidano senza casco. Lo scarico di tutte queste vetture creano fumi neri che irritano le nostre gole. Dopo aver prelevato un po’ di sefa (1euro=650sfra) ci inoltriamo nelle vie del mercato che man mano diventano vicoli. Tra tutte le bancarelle piccole e strapiene notiamo la quantità di sarti (uomini) e venditori di stoffe e ci dirigiamo attratti dai luccichii e dai colori sgargianti di queste fantasie ai nostri occhi insolite e affascinanti. Così iniziamo a mettere la stoffa addosso e a sognare l’abito di Natale da farci fare su misura.  I nostri accompagnatori con i nostri maschietti forse un po’ annoiati, ma andare al mercato è per noi troppo divertente.

Dopo una cena a base di lenticchie tutti nuovamente al lavoro, ci spettano i nostri progetti. Luca Bum chiamato da Oussò Modù (fratello) è un po’ agitato perché  ha studiato tutto il giorno le slides del corso di BLS.

Chiara con Sabri e Ste stanno usando proprio tutti i minuti di questa giornata, infatti stanno preparando le immagini calamitate sulla malaria poiché domani armate di travestimento e scenetta spiegheranno alla scuola elementare i segni e i sintomi di questa malattia così diffusa.

 

Elisa