Sabato 10 dicembre 2011

Ottava giornata.

 

“ doveva essere un giorno di relax”

 

Il sabato è stato pensato come giorno di riposo, ma la nostra voglia di fare ha avuto la meglio. Infatti appena abbiamo saputo che Pascal (studente infermiere senegalese al primo anno, che lavora per casa Renken) aveva lezione all’università Marta e Sabrina si sono proposte per andare ad assistere alla lezione. Chiara, Elena, Stefania e Federica vanno alla casa de santè di Malika per tenere un corso sulla malaria.  Luca Bum, il Dutur ed io ce ne stiamo a casa a modificare il corso di bls per i 5 medici di Pikine. Simona anche lei deve portarsi un po’ avanti con il lavoro di pianificazione e organizzazione.

 

La lezione universitaria a Kourmassar ha messo alla prova le nostre cooperanti, infatti il professore dopo aver spiegato il conto della calorie di vari alimenti le ha fatte andare alla lavagna per l’interrogazione. Le nostre eroine si sono divertite come al loro solito. Durante la permanenza all’interno dell’università privata di infermieristica, le ragazze hanno presentato la nostra onlus al preside, chissà se sarà possibile una collaborazione futura? Noi ovviamente speriamo di si!

 

Le ragazze non sono riuscite a tenere il corso sulla malaria ma hanno approfittato per  visitare la casa de Santè gestita dalla caritas del Belgio e costruita dall’Unesco. Questo è l’unico posto dove viene distribuito gratuitamente il Coartem, farmaco di ultima generazione  per la cura della malaria.

I ragazzi di casa Renken, il sabato, vanno a visitare le famiglie che hanno in cura, loro infatti si occupano del benessere di alcune famiglie particolarmente povere, dei loro bisogni e soprattutto della salute dei bambini. Così ci chiedono se un gruppo di cooperanti si unisce a loro. Certo che si! Questo è un ottimo modo per vedere le loro case, le abitudini e per investigare i bisogni principali. Luca R., Stefania, Chiara e Federica insieme ad Arnold e Oussò si preparano per  le visite a domicilio.  Partono a piedi con zaino a spalla, direzione scuola di Renken (Malika) le famiglie da visitare sono tutte in zona. Iniziano a visitare tutte le persone all’interno di queste case, la maggior parte di loro sono donne con diversi bimbi a carico, dei casi sociali poiché non riescono a sostenersi. In totale avranno visitato una decina di adulti e una ventina di bambini. Le patologie principali: gastroenteriti, parassitosi, malaria, ipertensione e un tumore vescicale infiltrato a cui hanno dovuto spiegare il significato di malato terminale. L’obiettivo è cercare di curare il più possibile queste persone con le scarse risorse disponibili, infatti Luca R. deve trattenersi dal prescrivere tutto ciò che vorrebbe poiché loro non possono permettersi i farmaci (infatti sarà casa Renken a sostenere la spesa).

 

Il pranzo slitta sempre più in la, i crampi allo stomaco iniziano a ricordarci che c’è qualcosa che non va, guardiamo l’ora, caspita sono le15:00!!!

FAME!!!!!!!!!!

 

Poco è il tempo che ci resta di questo pomeriggio se pensiamo a tutte le cose che dobbiamo ancora fare! Entro oggi dobbiamo organizzare in scatoloni (comprati da Jules) tutto il materiale sanitario che abbiamo inviato con il container, dividendolo per ospedali in base alle attività sanitarie dei vari distretti. Così tutti insieme ci mettiamo  a smontare i vecchi scatoloni, a vedere la qualità dei materiali che regaleremo, e sotto indicazione di Simona e Sabrina, li distribuiamo nei vari post-case-centre de Santè. In poco tempo il cortile di casa Renken diventa un porto di mare: cateteri, camici sterili, camici sterili, camici sterili, teli sterili, gesso, ferri e tanti africani seduti che se la ridono!!!

 

Tutti i nostri sforzi vengono ripagati dalla cena, poiché nel pomeriggio un facocero è stato scuoiato sul terrazzo ed ora è pronto grigliato a tavola. Tutti stravolti crolliamo addormentati.

 

Elisa