Ciao cari, allora....che dire......che è veramente difficile organizzare le idee per descrivervi la miriade di sensazioni in solo due giorni qui.Il viaggio tutto bene, sono arrivati puntuali a prelevarci all'aeroporto anche se cercavano una certa Giorgia...fortunatamente ho capito che cercavano noi. Due ore di viaggio in macchina e finalmente a Nanoro, di notte, accompagnati da una splendida luna.La mattina.....bhe...aperta campagna, ragazzi che colori, che gente e ....che occhi!Si sta bene, il posto è bello, si mangia bene, si dorme benissimo, e che pace!vabbè...sicuramente l'Africa voi già la conoscete.

Ma arriviamo a noi .... c'è molto da fare, tanto che non so veramente da dove partire,per il momento mi viene solo da osservare come si muovono, anestesisti e chirurghi.Operano tanto, circa otto nove interventi al giorno, tre giorni alla settimana, più le urgenze.Lavorano molto...Ho un pò fretta ora...il numero al quale potete chiamarci è xxxxxxxxxxxx

Penso comunque che il lavoro possa proprio prendere spunto dal vostro precedente....domani vi scrivo meglio i dettagliper il momento vi abbraccio saluti da Matteo....

 

Betty E Matteo sono al lavoro nell'ospedale di Nanoro già da ieri sera. Il morale pare molto alto, questo il loro SMS "Ingresso in sala operatoria con Bob Marley a palla....tutti gasati, lo scarico si farà in futuro! C'è molto da fare, non so se torno! Con Padre Sorgho non ho ancora parlato.... vi scrivo presto, oggi non ho voglia di vedere nessun computer! Salut "Missione Burkina é iniziata

 

“Le operazioni di ricerca dei dispersi nelle alluvioni sono in corso mentre le autorità provvedono a pulire le strade e le strutture pubbliche danneggiate, in primo luogo il principale ospedale cittadino”: lo ha detto alla Misna Suor Amélie, delle Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli, raggiunta telefonicamente nella casa provinciale nel quartiere di Zogona. La missionaria racconta che se l’acqua si sta ritirando e le condizioni meteorologiche più miti aiutano gli interventi dei soccorritori, a due giorni della pioggia battente che ha colpito Ouagadougou le case fatte di ‘banco’ - la terra non cotta utilizzata per costruire molte abitazioni popolari – continuano a crollare. “E’ la salute dei bambini che desta maggiore preoccupazione – sottolinea l’interlocutrice, infermiera di formazione, appena rientrata dall’ospedale – sia di quelli evacuati dall’ospedale inondato che quella dei piccoli senza tetto, più esposti a carenze alimentari e a malattie come la malaria”. Se il bilancio diffuso dal governo burkinabè, ancora provvisorio, rimane quasi invariato con sette morti e 150.000 persone che hanno perso la loro abitazione – ora provvisoriamente alloggiate nelle scuole – col passare delle ore sono i danni materiali che si fanno più pesanti. “Oggi, la capitale è ancora sotto choc per l’intensità delle piogge e col passare delle ore le famiglie realizzano che hanno perso tutto: casa, mobili, vestiti. Molte di loro stanno tentando, senza grande successo, di recuperare sotto fiumi di fango indurito i loro effetti personali e di ripulirli” prosegue Suor Amélie concludendo che “la catena della solidarietà si sta lentamente mettendo in moto per aiutare i senza tetto fornendogli coperte, acqua potabile e cibo”.

 

Seppur sul finire della stagione delle piogge, il Burkina Faso viene interessato da forti temporali, tanto che la capitale, Ouagadougou, è stata allagata. Dopo dodici ore di pioggia battente molti dei quartieri più poveri, con le abitazioni costruite in "banco", hanno subito ingenti danni. Centinaia sono i senza tetto e, ad oggi, cinque sono le vittime registrate. Anche il principale ospedale cittadino è stato allagato e circa 80 pazienti ricoverati sono stati evacuati.

La nostra missione a Nanoro, un distretto a Nord della capitale, prende il via tra pochissimi giorni, è quindi doveroso fare un 'in bocca al lupo' all'equipe in partenza!

 

Mancano pochi giorni alla partenza della prima equipe che raggiungerà l'ospedale di Nanoro in Burkina Faso.
Betty e Matteo saranno i primi a partire e avranno il non semplice compito di essere apripista per tutti quelli che li seguiranno. La missione di cooperazione cercherà di rispettare quelle che sono le motivazioni che ci hanno spinto a fondare R@inbow : cooperazione vuole dire lavorare insieme, integrando le conoscenze reciproche senza che nessuno si ritenga migliore dell'altro. Andiamo a Nanoro per formare, in questa missione l'obiettivo è soprattutto anestesiologico, ma anche per imparare e conoscere.
In questa pagina verrà pubblicato, speriamo quasi giornalmente, il diario della missione. Per rimanere vicini agli amici al lavoro in africa e per condividere con tutti le emozioni, i colori, l'atmosfera e i progressi della missione.

 

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