carissimi tutti, siete in tanti ad avermi scritto e telefonato e messaggiata dall'altra parte del mondo prima ancora che ci arrivassi... bella sensazione!
tutto ok, arrivata sana e salva dopo viaggio a dir poco troppo movimentato anche per me.. ma ogni cosa, tipo sorridi, sei su candid camera, alla fine si sistemava.. scoperta ogni possibile risorsa dell'essere umano, ed usate tutte! mi sento strana, ma sto bene. percio, tutti tranquilli.

Leggi tutto: Simona, anestesista del CTO, da Haiti
 

26 marzo, diciottesimo giorno Haiti
 
Oggi mentre trattavamo i Pz in palestra sono passati a fotografarci  prima Davide, poi una troupe televisiva italiana e han fatto anche delle riprese. Sono entrati in massa e senza rivolgere parola a 
nessuno hanno ripreso e fotografato terapisti e pazienti, senza quindi nemmeno  chiedere l'autorizzazione, (più per gentilezza che per privacy). Davide  invece è sempre molto gentile e prima di fare le foto chiacchera con  le persone e loro poi sono ben contente di farsi riprendere!
A metà mattinata andiamo da Van, il bimbo di 1 anno, anche lui sta  meglio, piange sempre appena la mamma si allontana ma ora controlla  meglio il capo e ha fatto qualche passo autonomamente per raggiungere  la mamma all'altra sponda del letto.
Domani Reginald verrà dimesso, e quindi anche Lillo suo fratello. Non hanno piu una casa e non si sa dove andranno a vivere. Il papà è morto il 12 gennaio.
Redson riceverà il suo settimmo intervento mercoledì prossimo, il terzo di mobilizzazione passiva in narcosi. Era molto triste che non saremmo con lui quel giorno, ci ha chiesto di fermarci ancora..che dolce!
Jamilè oggi ha provato a camminare con il deambulatore, il risultato non è stato eccelso..ma la sua volontà è incredibile. Blemir migliora ma la lesione nervosa non le permette ancora la flessione dorsale del piede ed il ginocchio è bloccato.
Steven è stato dimesso!
Killi oggi l'abbiamo portato sul lettino della palestra e ha sempre dormito, anche quando lo mobilizzavamo!
Poupulaire è stata bravissima e ha camminato tutto il pomeriggio con le stampelle.
Sono tutti molto dispiaciuti della nostra partenza, dai pz, ai colleghi alla coordinatrice.
Domani ultimo giorno..domenica mattina partiamo per Santo Domingo e quindi poi in viaggio per Torino!
voglia di restare e voglia di tornare.
Mi intristisce pensare che con buona probabilità non vedrò mai più questi bambini, non verremo mai a conoscenza del loro stato di autonomia, non sapremo mai se Jamilè riuscirà a camminare, Redson a piegare e distendere il ginocchio, Blemir a poggiare il piede a terra, Killi a deambulare autonomamente, Poupulaire come sarà con la protesi...

Lara

25 marzo, diciassettesimo giorno Haiti
 
Oggi Emmanuel, il terapista che si occupa dei bambini e li tratta in  stanza, ha deciso di mandare in palestra Reginald, così l'abbiamo  trattato noi insieme agli adulti. Sulla coscia dx, dove aveva il 
fissatore, Reginald ha ora 4 "pallini" di cicatrice, uno dei quali da  cui usciva del pus. Dato che qui a volte le infermiere se gli si chiede  qualcosa sembra che ti facciano un piacere personale e sono scocciate,ho preso guanti betadine garza e scotch e gli ho fatto la medicazione. Poi mentre lo riporto il stanza vedo Steven che ha la ferita dietro al ginocchio scoperta, tutte le volte gli mettono una benda intorno al ginocchietto che poi cade, e  dato che l'hanno operato per un'infezione non sarebbe il caso se ne  prendesse subito un'altra...un'altra medicazione questa volta chiusa  con abbondante scotch tutt'intorno dato che lui non sta mai fermo e  qualsiasi cosa gli si stacca.
  Ho conosciuto e trattato Herby, 21 anni, amputato sopra il ginocchio  sx, studente all'università di scienze dell'educazione. L'Università  è crollata, lì ha perso la gamba. Gli ho chiesto della sua famiglia,  mi ha detto che nessuno è stato ferito il 12 gennaio tranne lui, ma  che l'importante è che sia ancora vivo e ringrazia Dio. Herby è un  ragazzo intelligente, gentile, sorridente..fa riflettere il modo in 
cui ha accettato una menomazione simile..lui pensa a quello che potrà  ancora fare, a quello che ha e non a quello che non farà ne avrà  più.
Ismana, le guardo la cicatrice dell'amputazione e ha ancora la  medicazione che le ha fatto Domenico il militare italiano 2 giorni  fa..medichiamo anche lei. Oggi giornata infermieristica!
Il pomeriggio i bambini, Killi sta meglio, ha deambulato di più e in  modo migliore, poi seduto a terra ha giocato a pallone con Steven. La  diagnosi ancora non c'è, secondo Michelangelo è stato il morbillo, un 
caso su mille dà complicanze neurologiche da encefalite. Sul sito di Medicina dei  Disastri c'è scritto che in questi casi di catastrofe e sfollamento  una delle prime cose da fare è una vaccinazione massiva contro il  morbillo che ha una percentuale di contagio del 90%. Poupuler è  arrivata in palestra alle 18 quando chiudiamo, ha detto che prima è  stata in chiesa ad ascoltare i canti, l'abbiamo sgridata, e lei si è  molto risentita e ci guardava con aria triste. L'abbiamo quindi  accompagnata in camera dove solitamente troviamo appoggiato sul letto  il piatto della cena, che distribuiscono alle 17, ma questa volta non  c'era, chiedo quindi all'infermiera e lei mi dice che la bambina non  era in stanza quindi..(quindi che cosa che Poupu fa terapia il  pomeriggio da 3 settimane??) le chiedo quindi cosa fare "prova in  cucina" mi risponde andandosene. In cucina la cuoca desolata ci dice  che non ha più nulla. Allora Poupulaire mangerà con noi! Ha mangiato  l'impossibile: tutto il piatto con riso carote patate e carne, due  banane, un mango e una barretta ai cereali e cioccolato che ha preso  Piero al Saint Damien dove ne avevano un bancale e sapendo che  Anita va pazza per il cioccolato..se n'è fatto dare un po di scatole! 
L'abbiamo riportata in stanza a dormire con in grembo un pacco di cracker, due  marmellatine, una bustina di zucchero, un sacchetto di acqua  ghiacciata..era contentissima dei suoi tesori!

24 marzo, sedicesimo giorno Haiti
Questa mattina abbiamo assistito alla nuova mobilizzazione sotto narcosi del ginocchio di Redson. Questa volta però non verrà immobilizzato ma subito trattato..speriamo che sia la volta buona. Il papà mi ha detto che è il sesto intervento che subisce dalla frattura del piatto tibiale. Ad intervento ultimato, ma ancora sotto anestesia, ha iniziato ad urlare e a piangere gridando con faccia terrorizzata "mamma..mamma"..mi è venuta una stretta al cuore..un giorno durante la terapia mi ha raccontato che il 12 gennaio ha perso nel crollo della casa il suo fratellino e la sua sorellina piu piccoli e la mamma, ora è da solo con il papà e senza piu nulla..
Subito dopo abbiamo fatto da assistenti ad un tecnico ortopedico americano che è venuto al Foyer Saint Camille per prendere le impronte ai monconi degli amputati per confezionargli le protesi. Una persona meravigliosa. Molto competente e gentile. Abbiamo fatto entrare nell'ambulatorio-tenda un paziente per volta, gli ha messo la pellicola sul moncone, la benda tubolare disegnandoci sopra i simboli che gli serviranno per capire il posizionamento corretto, poi il gesso. Noi abbiamo aiutato a tenere in piedi i pazienti, a scrivere i dati, Almu traduceva a me l'inglese americano strettissimo nel quale lui parlava, ed io a mia volta traducevo ai pz in francese!
Il pomeriggio trattamento bambini, questa volta portandoli in ambulatorio prima due, poi aggiungendone uno ogni volta che un piccolo paziente aveva terminato. Abbiamo trattato anche Killi, 6 anni, un bambino con diagnosi sconosciuta, anche lui portato qui da medici senza frontiere, che dopo 3 settimane di febbre ora è paraplegico ed incontinente. Quando l'ho preso in braccio per portarlo in palestra ho chiesto alla mamma se non poteva mettergli un pannolino, lei mi ha risposto che ne ha solo uno che quando sporco lava e riutilizza..
Pupulaire ha iniziato a camminare con le stampelle!! è stata durissima convincerla perchè non ne voleva sapere assolutamente, voleva solo stare sulla sedia a rotelle e camminare alle parallele..poi finalmente ce l'abbiamo fatta! Ha paura ed è molto insicura per cui dobbiamo posarle le mani sui fianchi per darle sicurezza..ma ogni tragitto fatto la mano sarà sempre piu leggera fino a che camminerà sola!
Abbiamo chiuso l'ambulatorio alle 18.30 dopo aver fatto l'ultima mezz'ora di bendaggi ad alcuni amputati adulti.
Dopo cena Davide ci ha fatto vedere una piccola presentazione con alcune delle foto di questi primi giorni...meravigliose!
Lara e Almu
 

23 marzo, quindicesimo giorno Haiti
Alle 8 questa mattina siamo andate a prendere Redson a cui abbiamo tolto la doccia gessata messa dopo la mobilizzazione sotto  narcosi della scorsa settimana..e purtroppo l'escursione articolare 
del ginocchio era di nuovo di 10 gradi.. Poi Kinderly, 16 anni  frattura di polso destro dal 12 gennaio, è stata una settimana senza  fare nulla perché gli ospedali di fianco a casa sua erano crollati poi 
è andata all'ospedale e le hanno messo un gesso che ha tenuto 2 mesi e  ha tolto pochi giorni fa..polso con ridottissima escursione articolare  su tutti i piani, gomito non completamente estendibile, spalla bloccata nella flessione.. il tutto dolorante e senza forza, la terapia è stata quindi una simil-turtura per lei. Ismana, la ragazza con l'arto inferiore destro amputato sopra il ginocchio, a cui dopo la terapia non ho potuto fare la fasciatura perchè aveva ancora la ferita parzialmente aperta che le ha medicato Domenico, un militare italiano venuto a prendere dei dati su un'intervento fatto a posteriori qui, e che è stato la mattinata in ambulatorio con noi, Editson, mobilizzazione e rinforzo ginocchio. E un esercizio  qua e uno là per tanti altri!
Prima di pranzo è arrivato Davide, il fotografo, l'abbiamo portato a fare un giro per il Foyer e il pomeriggio mentre trattavamo i bambini è venuto a farci le foto.
Da inizio settimana abbiamo cominciato a fasciare i monconi per dargli forma per le future protesi, c'è chi viene mattino e pomeriggio a farsi fasciare perchè non sopporta il bendaggio e dopo un po lo toglie.
I bambini stanno tutti molto meglio: Reginald non utilizza più le stampelle, Blemine ha un'escursione del ginocchio maggiore e movimenti attivi della gamba anche se ancora non muove il piede, e non utilizza più la sedia a rotelle, Jamilè sta seduta senza più urlare, effettua dei passaggi posturali autonomamente, e abbiamo provato a stare qualche minuto in posizione eretta, Steven dopo l'operazione è come nuovo, gli dobbiamo solo ricordare ogni passo di appoggiare il tallone.
Anche oggi ci hanno fatte impazzire..abbiammo deciso che domani li faremo venire in palesta a due a due!

 

20 marzo, dodicesimo giorno Haiti
 
Stamattina appena dopo colazione siamo andate in magazzino con Piero a cercare le bende..ce n'erano di ogni tipo forma e misura ma naturalmente non quelle che servono a noi per fasciare e dare forma ai monconi, o erano troppo elastiche o troppo poco, o troppo strette o troppo larghe..alla fine abbiamo preso quelle troppo larghe e con un bisturi ci siamo messe a tagliarle della misura utile..naturalmente si sfilacciavano tutte ai lati..
Abbiamo fasciato Roody, moncone di coscia e di avambraccio, difficilissimo perche' con la parte sotto il gomito veramente corta e per lasciargli l'articolarita' la fasciatura non puo essere fatta troppo alta, volevamo fasciare Ismana, 29 anni, moncone di coscia molto corto e sformato ma aveva ancora la cicatrice in due punti aperta e la ferita da medicare, abbiamo quindi chiamato l'infermiera per farle togliere 3 punti della sutura rimasti e farla medicare. Come sempre abbiamo trattato Editson, Michelleange, 21 anni frattura di bacino, un signore anziano con una ferita alla caviglia fasciata, quindi non ben identificata che ci ha fatto impazzire per fargli capire la rieducazione al passo corretta, una tonnellata di donna con frattura di femore, Camelo, 12 anni diplegico che ama troppo i massaggi alle gambe e mi ha convinto a farglieli, e tanti tanti altri!
Dopo pranzo siamo andate con Michelangelo a vedere Steven, il bambino operato di ascesso al ginocchio qualche giorno fa e con doccia gessata in estensione di ginocchio..peccato che la doccia si sia rotta e lui piegava tranquillamente il ginocchio a 90'...abbiamo quindi chiesto il parere di Antonio e siamo andati a togliergli il gesso e medicarlo..un nuovo pz per il pomeriggio!
Sempre con Michelangelo siamo andati a vedere il bambino con presunta paralisi flaccida e un altro arrivato pochi giorni fa sempre da medici senza frontiere. Del primo abbiamo presunto una possibile malattia metabolica, Michelangelo domattina chiedera' al pediatra l'esame degli elettroliti, il secondo ha sicuramente una qualche strana sindrome, ha avuto una crisi epilettica all'eta' di due mesi, ha sei dita per mano anche se l'ultimo e' un pezzetto di carne con unghia appeso da un filo di pelle, strabico, posizione abatraciana, (a rana), nessun controllo del capo, babinski positivo ad entrambi i piedi..vedremo domani anche per lui il pediatra.
 
Il pomeriggio tutti i bambini in palestra...il caos!
tutti quelli non in trattamento sul momento si sono messi a tirarsi addosso delle palline morbide che gli abbiamo dato insieme ad altri giochi e hanno fatto un delirio pazzesco! nel mentre uno per uno li prendevamo per mobilizzarli e per fargli fare qualche esercizio e poi tapis roullant cyclette e step! Reginald che ogni tot inizia a dire forte "pot" e tutti gia' sanno che gli devono portare in fretta la sua bottiglietta nella quale fa la pipi' dato che non riesce a trattenerla. Blemine che quando cerchiamo di metterle un tutore per la sua insufficiente dorsiflessione e le chiediamo di portare un paio di scarpe chiuse ci dice che sono rimaste tutte a casa e la casa e' crollata e non ha i soldi per comprarne un altro paio. Editson che non vuole piu fare la mobilizzazione fino a lunedi perche gli fa male il ginocchio ma vuole la caramella come tutti gli altri (lui pero' ne ha 20 di anni!), Jamile che ad un certo punto va via e torna tutta soddisfatta e dice apertamente che ha fatto TA-TA (cacca) e quindi e' andata a lavarsi (e' paraparetica e incontinente, 12 anni), (ieri Almu le ha fatto un massaggio alla pancia per stimolarla), dopo mobilizzazione ed esercizi la mettiamo seduta e giochiamo a palla per esercitare il controllo del tronco, Jeff ,4 anni,che usa il tapis roullant come il nastro del supermercato con le sue ciabatte mentre gli altri ci camminano sopra, Redson e Steven uno col ginocchio bloccato in estensione da una doccia gessata e l'altro ancora fasciato giocano a pallone correndo per la palestra..i bambini sono ovunque meravigliosi!
Dopo cena Padre Gianfranco e Padre Crescenzo ci dicono che ci hanno organizzato una gita al mare per domani..che contentezza! sempre qui rinchiusi a volte e' un po dura..per fortuna loro sono dei santi! Hanno capito da alcune nostre richieste e discorsi che ci tenevamo ad uscire ed hanno chiesto a un seminarista di accompagnarci! Aleeee!!!
 
Lara e Almu

22 marzo, quattordicesimo giorno Haiti

Questa mattina ci siamo svegliate presto per fare l'ultima colazione con Marco, Luca e Antonio che avrebbero iniziato alle 8 il viaggio per tornare in Italia. Durante la colazione Anita ci chiede se possiamo accompagnarla con dei pazienti sulla nave Cavour. Noi con Michelangelo, Anita e il dottor Philippe partiamo con una macchina e un'ambulanza per trasportare 4 Pz, 2 ictus e un bambino con diagnosi incerta che devono effettuare una TAC, e una politraumatizzata con frattura di polso, tibia, perone e varie vertebre dorsali e lombari a cui fare una radiografia al polso per decidere quale intervento fare per riallineare la frattura consolidata ma non ridotta. Andiamo sino al campo militare italiano allestito di fianco all'ospedale Saint Damien, dove molto gentilmente i ragazzi ci offrono il caffè e ci regalano guanti sterili e garze in quanto la loro missione è finita e domani arriverà Bertolaso per dichiararlo ufficialmente. Viene a prenderci un
elicottero militare, e muniti di cuffie antirumore e giubbotto di salvataggio ci porta sulla nave al largo di Port Au Prince.
Una volta li,scendiamo nella parte ospedaliera della nave ed i pazienti eseguono gli esami.La tac di un ictus evidenzia una vasta area di lesione, l'altra praticamente nulla; quella del bambino invece,presenta delle calcificazioni a livello dei nuclei della base. Tramite videoconferenza con l'ospedale militare di Roma, si inviano le varie informazioni sui pazienti per ulteriori pareri. L'intervento al polso viene discusso tra l'ortopedico italiano e il dott. Philippe, l'ortopedico haitiano del Foyer S. Camille.
I militari italiani ci accompagnano a visitare la nave: l'ospedale con sale operatorie, l'unità di terapia intensiva, camera iperbarica e le sale di radiodiagnostica; risaliamo per vedere le camere degli ufficiali e ci portano nel quadrato degli ufficiali per il pranzo. dopo, caffè espresso al bar nel salotto. Si continua con il giro del hangar, coi mezzi di terra in rientro, sui vari "terrazzini" e, finalmente, sulla pista di decollo. Ampie discussioni sulla cultura haitiana e si riparte verso il S.Damien. I militari italiani sono stati gentilissimi, molto ospitali e ci hanno trattato meravigliosamente!!!
L'ambulanza riparte con una paziente in meno, dimenticata in barella tra le mani dei militari. Per fortuna Michelangelo si rende conto in tempo e tornano a recuperarla. All'uscita, una guardia al cellurare si dimentica del cancello, che sbatte contro la portiera della macchina guidata da Piero. Portiera rotta e Piero furibondo rischia la vita tra lo sguardo terrorizzato di Anita e il mitra del guardiano...che giornata intensa!!
Almu , Michelangelo e Lara

 

Ottavo giorno Haiti
da questa mattina abbiamo deciso di mettere la sveglia mezz'ora piu tardi cioe' alle 7.00 dato che in fisioterapia si inizia a lavorare alle 8.00. Durante la colazione ascoltiamo quindi in filodiffusione per tutto l'ospedale la preghiera del mattino e la 'lezione' sull'argomento del giorno che puo' essere la malaria, le malattie sessualmente trasmissibili, l'educazione alimentare ecc...
Oggi abbiamo scartabellato tutte le cartelle dei pz in corso di trattamento, cioe quelli che vengono durante l'arco di tutta la settimana, decide il fisioterapista e il loro portafoglio quanti trattamenti fare per settimana. Il dato pazzesco e' il numero impressionante di persone che tra i 30 e i 65 anni hanno avuto un ictus che gli ha residuato un'emiplegia. Questo a causa dell'ipertensione mal curata, curata a spot, quando i pz possono cioe' permettersi di acquistare le medicine. Quando non possono non le prendono. E poi di nuovo si per un po...
Dopo pranzo, mentre Almu era a telefonare, gli abbiamo preparato la seconda festa a sorpresa per il suo compleanno. Abbiamo chiamato tutti i bambini e ci siamo nascosti con gli altri fisio dietro il separe' aspettandola con pandoro con candelina e mazzetto di fiori raccolto in giardino da Riccardo il capofisioterapisti! e tutti a cantarle "joieaux anniversaire"!!!
Quando hanno visto il pandoro tutti i passanti si sono uniti e abbiamo fatto mille foto con i fiori in testa nell'ilarita' generale!
Al pomeriggio abbiamo trattato i bimbi e qualche adulto, la bambina rimandata in stanza ieri e' venuta e ha lavorato benissimo senza lamentarsi ne opporsi...
La sera dopo cena siamo stati sotto il patio a chiaccherare con Padre Gianfranco che ci ha raccontato di quando 5 anni fa e' stato rapito da una banda criminale del quartiere piu malfamato di Haiti, Cite' du Soleil. Hanno fermato la macchina e uomini pieni di armi hanno rapito lui, una ragazza e l'autista. Per fortuna e' durato solo fino al pomeriggio tardi quando il riscatto e' stato pagato..ma lui ha ancora vivo il ricordo della sensazione di freddo delle canne delle armi puntate sul collo, ha avuto per parecchio tempo dopo incubi..si sente a pelle che e' stata un'esperienza spaventosa, ma che lui dice gli e' anche servita a molto in quelle ore in cui aspettava il responso tra vivere o morire. Ci ha raccontato che ci sono stati anni tremendi, in cui le bande hanno avuto per un po la "moda" di decapitare le persone e mandare le teste ai parenti quando non contenti della somma versata. E' successo ad una mamma a cui hanno rapito i 3 figli, e a cui ne hanno rimandato indietro solo 2 con un pacco regalo da non aprire, da consegnare alla mamma, con dentro la testa del terzo bambino. C'e' stato un periodo che i bambini si incidevano sui piedi dei segni "cosi' la mamma mi puo riconoscere se mi decapitano". Agghiacciante.
 
Qui ci trattano benissimo e non ci manca assolutamente nulla, i bambini inizialmente un po schivi stanno iniziando ad essere molto affettuosi! appena ci vedono in giro iniziano a chiamarci per nome e a chiedere la terapia! e' un po dura a volte stare qua dentro rinchiusi, lavoriamo dormiamo mangiamo chiacchieriamo nello stesso centinaio di metri quadri, ma le poche uscite ci bastano a ridarci ''aria''. Il caldo e' infernale, a volte non riusciamo a dormire. Ci sono racconti pazzeschi e persone messe malissimo, sole abbandonate o senza piu nessuno. A volte lo sconforto c'e'..il senso di impotenza..la domanda ''perche?"
Ma poi passa. Per forza. Stiamo bene!
 
Lara e Almu

Nono giorno
stamattina ci siamo svegliate e ancora prima di arrivare in refettorio per fare colazione abbiamo incontrato Anita che ci ha chiesto se volevamo accompagnare Jamile una nostra piccola pz diplegica da frattura/lussazione vertebrale dal 12 gennaio al Saint Damien dove avrebbe preso l'elicottero e sarebbe stata trasportata sulla nave italiana Cavour per effettuare una TAC. Abbiamo quindi fatto velocemente colazione, l'abbiamo posizionata cautamente perchè molto sofferente negli spostamenti su un cuscino in mezzo a noi sul sedile posteriore del pickup e abbiamo fatto il viaggio sulle strade disconnesse come sono qui immobilizzandola tra di noi e tenendole ferme le gambe. Siamo arrivati proprio nel momento in cui l'elicottero stava atterrando, l'abbiamo quindi fissata su una barella "spinale" e con una volontaria infermiera torinese (lavora al Gradenigo) e Marco è partita in volo!
Al ritorno sono venuti con noi 4 militari scaricati dall'elicottero, tre medici ed un infermiere e abbiamo fatto il viaggio di ritorno con loro sul cassone del pick-up chiaccherando e ascoltando le loro storie sugli zombie..pare ci sia un rito vodoo in cui prendendo il veleno dai pesci palla si possa immobilizzare una persona come se fosse morta che viene quindi seppellita, ma capita dopo mesi che questa si risvegli e tutta irrigidita dal non movimento se ne vada in giro per la città con movimenti robotici e tutta piena di fango..il sergente ha giurato di averne visti due..
Cmq loro sono venuti al S. Camille per fare un'operazione chirurgica ortopedica ad un pz a cui era stato messo un fissatore esterno per una frattura di femore ma che non era stata riallineata. L'intervento è stato piu lungo del previsto ed hanno partecipato anche Antonio e Luca.
Tornate, finiamo la mattinata a Betlemme, portiamo alcuni giochi che mi ha dato Serena, una mia piccola pz di Torino prima di partire...ma che difficoltà lavorare con questi bambini..non sono abituati a giocare, a ricevere stimoli, a fare nulla, passano le giornate o nel letto o seduti, "agganciare" la loro attenzione è pressocchè impossibile. Franco è l'unico che gioca autonomamente, lo metto in piedi appoggiato ad un lettino alto a giocare con delle macchinine. Mettiamo Anaika sullo standing a colorare, tiene il pennarello con una presa massiva, non sappiamo se abbia mai colorato in vita sua, cmq colora un po un foglio, ma poi si stanca per la posizione dopo poco e dobbiamo rimetterla sul tappetone.
Dopo aver notato un drastico calo dei pz in fisioterapia dato il caldo insopportabile abbiamo deciso con la coordinatrice e i fisioterapisti di riportare l'ambulatorio nella sala in cui era prima, dentro il Foyer. Il pomeriggio hanno quindi ri-spostato tutto il materiale.
Abbiamo anche assistito ad un intervento chirurgico effettuato da Antonio con l'aiuto di Luca e Michelangelo, il nuovo medico italiano (torinese) arrivato da Harvard,su di un bambino di 6 anni con una presunta ciste nel cavo popliteo (dietro il ginocchio) rivelatasi poi un'enorme ascesso da cui è uscito circa 20cc di pus (bleahhh), e a cui hanno poi confezionato una doccia gessata per mantenere il ginocchio in estensione.
Siamo quindi andate a trattare un bambino di 12 mesi, con una diagnosi incomprensibile tipo: ha avuto la diarrea poi un periodo di disidratazione e poi di denutrizione e poi è diventato insofferente e quindi gli è venuta una paralisi flaccida e forse ha un'infezione..?????? A quanto visto il bambino è molto sofferente, con uno scarso controllo del capo e del tronco, mantiene autonomamente la posizione seduta solo con l'appoggio di entrambe le mani e la posizione eretta solo se aiutato..non sappiamo fare una diagnosi..domani lo tratteremo in palestra con qualche mezzo in più e vedremo.
Qui sono le 22.45, vi scriviamo dalla sala computer sei seminaristi,tranne Michelangelo sono tutti andati a dormire..fuori c'è il diluvio universale..chissà i pz nelle tende...
Lara e Almu

18 marzo 2010,decimo giorno Haiti
Questa mattina abbiamo messo in ordine tutto il piccolo magazzino dell'ambulatorio di fisioterapia...c'era veramente di tutto..un delirio di roba vecchia ed inutilizzata mischiata con roba nuova e utilizzabile ma dimenticata..tra cui busti fatti su misura per le scoliosi che nessuno utilizzerà mai dato che ogni scoliosi è diversa, vecchi tutori arrugginiti, schifezze varie tenute li "perchè non si sa mai..un giorno potrebbero servire!" si si..abbiamo buttato tutto.
 L'ambulatorio è cmq ben fornito di materiale, ha ogni tipo di macchinario per il rinforzo muscolare,dalla leg-estension allo step alla cyclette, pesi di ogni tipologia, theraband (elastici), cuscini di varie forme, palloni bobath, carrucole, spalliera, specchi.
In pieno delirio ripulente passa Anita, la coordinatrice a chiederci di fare il giro dei pz con lei e Ricardo per decidere chi dimettere, facciamo quindi il giro di 3 stanze (da circa 15 pz) più 3 tendoni (da 8 pz) e per ogni pz diamo l'opinione sotto l'aspetto fisioterapico della prognosi. Molti si decide di farli stare ancora qui una settimana poichè abitano lontani e non potrebbero venire a fare la fisioterapia ambulatorialmente, e c'è chi proprio non puo farne a meno per riavere la propria autonomia. Altri non hanno piu una casa ne parenti e sono o troppo giovani o troppo vecchi per essere dimessi senza nessuno al mondo da cui andare. C'è anche chi non viene a fare terapia perchè si è lasciato andare e sta tutto il giorno sul letto, chi dal terremoto ha iniziato ad avere dei disturbi psichiatrici, chi per il dolore non vuole muoversi peggiorando così la situazione...c'è poi una ragazza di 25 anni che il 12 gennaio è stata ferita gravemente ad una gamba, era incinta, e in pericolo di vita, una volta qui ha partorito il bambino e subito dopo per paura di morire ha firmato tutte le carte per farlo adottare, il giorno in cui l'hanno operata e le hanno amputato l'arto inferiore a livello di coscia, ha saputo che avrebbe vissuto, lo stesso giorno hanno portato via il bambino che ora abita con una famiglia lontana da Port au Prince. Capiamo la sua poca voglia di sorridere.
Il pomeriggio abbiamo terminato il lavoro al magazzino e trattato il bambino di un anno con presunta paralisi flaccida. Piange tutto il tempo del trattamento, è molto sofferente e spaventato dal fare ogni movimento. Mantiene il capo fisso vicino alla linea del baricentro, se la sorpassa sia in un senso che nell'altro non riesce a frenare il movimento e il capo gli cade di colpo avanti o indietro. Mantiene la posizione in piedi con l'iperestensione delle ginocchia, e la seduta solo con l'appoggio delle mani, non mantiene la posizione quadrupedica ne può estendere il capo contro gravità. La causa di questa patologia è sconosciuta. 
 
Lara e Almu
 

19 marzo, undicesimo giorno Haiti
 
Questa mattina ci siamo svegliate e per la prima volta la stagione delle piogge in arrivo si è fatta sentire, pioveva a catinelle!
Due dei 4 fisioterapisti non si sono presentati e dopo il giro per i reparti di ieri in cui abbiamo raccattato pazienti fuggiaschi la mole di lavoro è stata notevole.
Pochi ambulatoriali, forse per il maltempo, praticamente tutti ricoverati. Quindi fratture varie maggiormente agli arti inferiori e amputati. Editson, un ragazzo di 20 anni con frattura di femore, tiene molto alla terapia e viene ogni giorno chiedendo di sbloccargli il ginocchio che non si flette oltre gli 85°, ciò vuol dire farlo urlare cercando ogni volta di sorpassare di un micron la flessione massima, e torna anche tutti i pomeriggi. Quando ci siamo accorte che alcune pz, viste ieri non si erano presentate a terapia, dopo la pausa pranzo (12.30/13.00) siamo andate nelle tende e le abbiamo obbligate a venire in ambulatorio minacciandole di dirlo ad Anita che le avrebbe quindi mandate a casa dato che il loro unico motivo di permanenza è la fisioterapia. Entrambe con frattura di bacino trattata con fissatore esterno tolto da 2 giorni. Entrambe deambulanti autonomamente ma che preferiscono stare qui e che fanno quindi finta di stare peggio e non vogliono alzarsi dal letto.
Il pomeriggio abbiamo trattato i bambini, ieri Jean è stato dimesso, Redson è stato mobilizzato passivamente in narcosi per sbloccare il ginocchio ed ora ha una doccia gessata in estensione, Jeff "Lillo" è qui solo perchè fratello di Reginald, i bimbi da trattare sono quindi 4, a cui si aggiungono 2 ragazzi:Editson, e Roody che ha braccio e gamba omolaterali amputati. Nel mentre sono passati a visitare l'ambulatorio con Anita 2 medici americani di Medici Senza Frontiere che avevano appena portato un bambino al Foyer,  poco dopo 2 avvocati, e poi Luca che abbiamo subito messo sotto a giocare a palla con una bambina per il controllo del tronco. Anche i bambini non in trattamento sono stati con noi in palestra e li abbiamo fatti giocare con un puzzle gigante e delle costruzioni trovate nel magazzino.
 
Riunione finale di ricapitolazione delle informazioni raccolte durante queste settimane con Marco e cena...ringraziando Piero, ex-cuoco..PIZZA!!!
 
Il gracidare delle rane vicino al seminario è incredibile,chi ha la stanza lì di notte non riesce a dormire..sono tantissime!
 
Lara e Almu

 

Quinto giorno, 13 marzo 2010

Oggi, sabato, in ambu solo i Pz interni, cioè quelli ricoverati, abbiamo  trattato Editson, 20aa, frattura di femore trattata con placca di  sintesi interna. Bletis, 28 aa, frattura di bacino trattata con 
fissatore esterno, tutto purulento nel punto di inserzione. Otelo, 22  aa, amputato di arto superiore e arto inferiore destri. Poi siamo  andati a Betlemme, il centro dei bimbi neurologici. Dei 35 residenti 
ne abbiamo trattati 9, tutti quelli motoriamente autosufficienti erano  in giardino a scorazzare, giocare, correre o vegetare. Questi 9 li  abbiamo presi dal lettino e li abbiamo messi su delle sedie a rotelle 
per trasportarli in una stanza con un materassino a terra per  trattarli. Micheberline, 4 aa e 1/2, arrivata al foyer all'età di 2  aa, tetraparesi spastica, non sta seduta non gattona non gioca, sta 
sdraiata e sorride. Emmanuel, 4 aa, arrivato all'età di 5 giorni,  tetraparesi distonica da idrocefalo, non controlla ne il capo ne il  tronco, non sta seduto non gattona, dalla dimensione del cranio quasi 
non può stare sdraiato con lo sguardo rivolto in alto. Esprison, 4 aa,  arrivato all'età di 2 aa, tetraparetico gravissimo con un'ipertono da  opistotono ( rachide in estensione). Franco Camille, abbandonato a  maggio del 2009, avrà circa 6 aa, i piedi da poliomielitico, con appoggio al suolo sul malleolo esterno, ritardo mentale. È arrivato  che camminava quasi da solo e ora dopo averlo tenuto sempre nel  lettino quasi non cammina più. Sandy, 10 aa, ipovedente,  dispercetttiva, non deambula se non con aiuto. Azor, 8 aa, arrivato  all'età di 2 aa, distonia severa con ritardo mentale, morde tutto, ad  un certo punto abbiamo sentito urlare fortissimo un bambino e Azor  aveva il suo piede in bocca e lo stava mordendo fortissimo!  Gliel'abbiamo tolto e dopo poco mi prende la mano e si mette in bocca 
un mio dito, che ho prontamente levato dalle sue fauci! Rosemadeleine  Camille, abbandonata all'età di 5 aa nel 2008, ritardo mentale severo  e tetraparesi mai vista con una lassità legamentosa che la fa stare  tutta accartocciata come una contorsionista. Qui i bambini o sono abbandonati e prendono cognome Camille, o sono lasciati dai genitori  dopo un ricovero per qualche malattia, lasciati con il certificato di  nascita e alcune cose. Viene un po l'ansia a stare a Betlemme,  altroché integrazione. Tornati in ambulatorio abbiamo trattato Jerry,  un signore di due metri simpaticissimo che si è fratturato in più  parti il bacino ed entrambe le ginocchia. Da due mesi è immobile nel 
letto, le ginocchia sono bloccate in estensione, e ieri per la prima  volta l'abbiamo messo seduto su una sedia a rotelle ed è stato  all'aperto fino a tardo pomeriggio. Lui ringrazia di continuo con il 
cuore. Primo pomeriggio riunione con il dott. Tomas per sapere quali  sono le loro necessità e bisogni maggiori e vedere come impostare il  progetto futuro. Dopo abbiamo trattato tutti i bambini presenti al  foyer, portandoli per la prima volta in ambulatorio, dato che di  solito vengono trattati il mattino in camera...il delirio! Alla fine  sono entrati anche quelli che stanno più o meno bene e si sono messi 
sulle cyclette, sul tapis roullant, sugli step, sulla leg estension a  fare i pettorali..fino a quando stremate alle 18 li abbiamo mandati  tutti in stanza a mangiare. Cena PIZZA, carbonara, birra, pandoro e 
prosecco! E un tavolone di frutta immenso con ananas aranci verdi  banane lime ecc!! Il caldo della giornata è stato infernale, alle  21.40 siamo nel letto morte..la nostra stanza dà sulla strada, 
iniziano delle urla spaventose, come se stessero picchiando qualcuno e  dopo un'ora di urla 3 spari. Qualcuno dice che hanno ammazzato una  persona. Parallelamente alla distanza di due stanze dalla nostra, nel reparto di ostetricia, urla di una donna che sta per partorire ma che finiscono poco dopo con il  vagito di un bambino!

Lara e Almu

14 marzo, sesto giorno ad Haiti.
Oggi è domenica e la sveglia è alle 7 per andare e portare i Pz alla  messa alle 8. Per scendere a fare colazione attraversiamo la maternità dove vediamo una porta aperta con all'interno della stanza la novella mamma e  la piccolina nata la notte. Ci affacciamo e andiamo a salutare  entrambe..che tenerilla...minuscola e con la pelle chiara, quasi rosa  e già tanti ricciolini neri! Passiamo a prendere i Pz che non sono  ancora in chiesa e andiamo alla funzione celebrata da padre Gianfranco 
e padre Crescenzo intervallata da tantissimi canti corali  stupendi...che dalle 8 dura fino alle 9.30..e anche in chiesa qualcuno  è svenuto dal caldo, infernale. Tutti i Pz vestiti a festa! Le bimbe  come bomboniere e i bimbi eleganti con la camicia! Meravigliosi! Il  resto della mattinata facendo il bucato, abbiamo potuto usare la  lavatrice dei seminaristi, e leggendo/chiaccherando con i volontari  della Misericordia.
Il pomeriggio con loro e padre Gianfranco abbiamo organizzato di  uscire e andare in centro a Port Au Prince. Mezz'ora di viaggio per  arrivarci nel quale si iniziano a vedere sempre più edifici crollati 
fino ad arrivare nel cuore della città diventata un'enorme tendopoli. 
Il palazzo presidenziale è spaventoso nella sua maestosità distrutta. 
La cattedrale è a pezzi. La scuola dove andavano i seminaristi non  esiste più, quelli camilliani si sono salvati per miracolo, molti dei  loro compagni sono morti all'interno. Una scuola elementare di 300 
bambini gestita dalle suore ha perso 280 degli alunni. Altre suore  hanno chiamato degli uomini per farsi aiutare a ritrovare i corpi  delle loro sorelle e questi non contenti di quanto venivano pagati ne 
hanno decapitata una e infilzata la testa su un bastone poi piantato a  terra. Un amico di padre Gianfranco proprietario di un grosso  magazzino alla prima scossa è uscito in strada, poi è tornato a 
cercare moglie e figli e sono morti tutti. Ci hanno raccontato che le  persone urlanti sotto le macerie giorni dopo erano ancora troppe,  hanno quindi preso della benzina e incendiato tutto, per paura delle  malattie. La gente si lava per strada ai bordi delle tendopoli. Ci  sono uomini con fucili in mano qua e la seduti sui muretti. Il palazzo  delle poste che era alto 3 piani ora è un enorme mucchio di macerie in 
una grande piazza. La posta non arriva più, non si può spedire nulla. 
Il 70% delle scuole sono andate distrutte, 40.000 bambini sono morti. 
Non riesco nemmeno ad immaginare dove potranno mettere tutte quelle  macerie, come ricostruire tutto..è una città distrutta. 
Paradossalmente il quartiere più malfamato che c'è, praticamente una  favelas, costruito tutto di latta ha avuto meno danni. In città sono  ancora in piedi le bancarelle del mercato e qualche casa, in cui la 
gente ha paura a rientrare.
Che dire..se non che quello che stiamo e che tutti stanno facendo è  niente in confronto a quanto ci sarebbe da fare.
 
Lara e Almu

Lunedì 15 marzo 2010, Haiti
Stamattina siamo andate al Foyer Betlemme, come al solito siamo  arrivate con Emanuelle il fisioterapista per fare il trattamento alle  8.30 e le inservienti stavano ancora lavando i bambini e pulendo le  stanze. Abbiamo quindi aspettato che finissero e Emanuelle ha scritto 
un cartello con i giorni e gli orari della fisioterapia dato che la  ragazza dice ogni volta che si è dimenticata che fosse giorno di terapia. I bambini dormono in questi lettini con le sbarre e se di notte si muovono e vanno a finire tutti storti con la testa contro il metallo così restano fino al mattino. Un bambino aveva l'abitudine di scavalcare le sbarre e andarsene in giro per cui di notte gli legano una caviglia al letto. Altri due "bambini" di 14 anni non autonomi nella deambulazione vengono lasciati tutto il giorno nel lettino, perchè troppo pesanti da mettere su una sedia a rotelle, nel letto mangiano anche. C'è un altro piccolo bambino di qualche anno, severamente spastico, già retratto (i polsi non si estendono più) con delle malformazioni a livello del palato che non può quindi mangiare autonomamente e viene alimentato con la pet (tubicino che va direttamente nello stomaco) e anche lui sta sempre e solo nel letto e non è nella lista dei bimbi da trattare. Ancora un altro di due anni circa, anche lui spastico e in forte opistotono (capo in estensione) non è nella lista e viene messo su un girello tutto il giorno.
Noi facciamo la terapia ai "nostri" 8 bambini, nel migliore dei modi essendo senza alcun tipo di materiale nè giocattolo fuorchè un leone di peluche, un coniglio di plastica e una collana di perle di legno, su un materassino messo a terra.
Azor continua mordere forte tutto quello che gli passa a portata e dobbiamo fare attenzione a metterlo accanto ad un altro bimbo, Micheberline oggi era un po sofferente e forse un po malaticcia e ha pianto spesso, Franco è fantastico e vorrebbe camminare sempre anche se poggiando sui malleoli esterni non ha proprio tanta stabilità. Finita la terapia li rimettiamo sulle sedie a rotelle con le con le quali li abbiamo portati dal dormitorio e li portiamo in una stanza comunicante con l'esterno in cui stanno tutti quelli che non possono deambulare autonomamente. E stanno lì.
Pranziamo alle 12.00, l'ultimo pranzo con i volontari della Misericordia, alle 12.30 loro iniziano il viaggio di ritorno in Italia, Toscana. La loro missione che era di aumentare di 70 posti letto l'ospedale e di riordinare i magazzini è stata portata a termine.
Il pomeriggio portiamo tutti i bambini ricoverati nel tendone fisioterapico e li trattiamo. Alcuni sono un po lamentosi, altri non hanno tanta voglia di fare gli esercizi. Rimandiamo in stanza una bambina per nulla collaborante. Non sono tanto abituati ad avere delle regole e avendone 7 in palestra ai quali si aggiungono tutti i ragazzi che passando si fermano a guardarci e se ne hanno bisogno invitiamo ad aggiungersi all'allegra compagnia...arriviamo alle 18 devastate!
Alla fine della cena abbiamo organizzato una mini-festa a sorpresa per Almu essendo già il suo compleanno ora italiano-spagnola. E' stata comicissima la scena dello spegnimento delle luci in cui in 2 Marco e Antonio si sono messi in alternanza a cercare di spegnere tutto ma hanno continuato per un paio di minuti ad accendere-spegnere-accendere-spegnere fino a quando ce l'hanno fatta e sono entrata con un panettone al cioccolato sciolto con tanto di candela centrale e tutti a cantare Tanti Auguri e a brindare con lo spumante!
Lara e Almu

 

Secondo giorno
La sveglia è stata alle 6.00 quando hanno aperto il cancello e tutte   le persone in attesa di entrare per ricevere cure consultazioni od  effettuare esami sono entrate in massa urlando e mi hanno fatto 
sobbalzare sul letto non sapendo cosa stesse succedendo. Vivendo qui  la paura del terremoto ci viene passata quotidianamente da tutte le  persone che non vogliono più dormire dentro ma preferiscono la calura  di una tenda ad un tetto di cemento sulla testa, come molti pz e anche  i seminaristi. A questo si aggiunge Almu che appena prima di coricarci  mi chiede cosa fare in caso di terremoto...metterci sotto il letto??
La sveglia è puntata alle 6.30, la colazione è alle 7 e alle 8 si  inizia il giro visite con l'ortopedico del foyer e Antonio il nostro  ortopedico. Vediamo circa 15 Pz ricoverati, tra cui piaghe da decubito  in cui entra un pugno, fissatori esterni posizionati dagli americani  (cani) senza aver riallineato le fratture o avendo fissato delle  rotazioni nell'osso trattato non più modificabili che poi se ne sono  andati senza aver lasciato indicazioni.  La mattinata è terminata con i Pz  ambulatoriali che sono stati visitati, a cui abbiamo tolto dei gessi o  che sono stati mandati a fare delle rx. Molti bambini con fratture dal  12 gennaio. Qui nessuno pronuncia mai la parola terremoto. Si parla e  ci si riferisce solamente al 12 gennaio. Sembra che la parola abbia un  potere evocatorio troppo forte e nessuno la pronuncia. Le fratture  sono state causate dal 12 gennaio qui.
Lara e Almu

Terzo giorno
Oggi abbiamo iniziato a seguire i fisioterapisti, sono 4, 2 lavorano  in ambulatorio, uno segue i bambini ricoverati tre giorni la settimana  e gli altri tre giorni va al foyer Betlemme, la quarta fisioterapista segue  altri ricoverati adulti che sono nelle tende. Noi abbiamo seguito  quello che lavora con i bambini. Abbiamo visto 7 piccoli pazienti,  tutti qui tranne uno a causa del 12 gennaio. Jean, 8 anni, frattura 
aperta di clavicola e frattura di femore, l'arto inf sx gli è rimasto  più corto ma dato che è piccolo andrà a posto da solo, l'arto sup sx  è da riabilitare, ha un'escursione articolare ridotta ma andrà a  posto.
Redson, 10 aa, frattura del ginocchio, operato ma con frammenti ossei  in giro per l'articolazione. Ginocchio edematoso e dolente bloccato in  semiflessione. Sarebbe da operare ma qui non c'è la brillanza, un  macchinario che permetterebbe di togliere i pezzettini senza aprirlo.
Reginal, 12 aa, frattura di femore con fissatore esterno, che era da  togliere ieri!
Bernardo, 6 aa, ernia ombelicale, operato e non fasciato per cui con  l'addome espanso e la deambulazione di una donna incinta! È un bambino  simpaticissimo e la mamma gli fa le trecce! Soprannominato Lillo dai  volontari della Misericordia perchè sempre in giro senza mutande cioè 
con il lillo all'aria!
Blemine, 12 aa, frattura ginocchio dx trattata con due chiodi che le  escono fuori dal ginocchio, (da togliere ieri)e probabile lesione del  nervo popliteo esterno che non le permette alcun movimento della caviglia ne del  piede, che risulta oltretutto edematoso e con un'iperestesia che non  permette la mobilizzazione se non con una sofferenza enorme.
Jamile, 12 aa, le è caduto il soffitto addosso, frattura cranio bacino e vertebre dorso-lombari. Operata con una fissazione da D11 a L4 (6x2  chiodi e due sbarre di ferro che tengono 6 vertebre). Paraplegica e  incontinente. Ha un movimento residuo all'AI dx. Oggi facendola  piangere per il dolore ma necessariamente l'abbiamo messa seduta. La  sedia a rotelle è da adulto per cui la seduta troppo lunga e larga, i  braccioli troppo alti, ecc. È una bambina bellissima, piange senza  urlare e non si lamenta mai.
Wisline, 12 aa, frattura di femore sx su AI amputato 15 cm sotto il  ginocchio, ferita alla spalla Dx non medicata, denutrita, per questo  senza forza. Ha perso tutta la famiglia il 12 gennaio. È qui  all'ospedale sola. Non ha parlato per settimane ci hanno detto, ora un  pochino parla ma sorride raramente. Mangia pochissimo. La frattura non  è stata riallineata, secondo noi non è consolidata, l'ortopedico dice di si e che vedrà quando glielo toglierà.
Emanuelle, il fisio che abbiamo seguito oggi è molto bravo e gentile,  non preparato in tutto ma compensa le carenze concettuali con la  volontà. Casa sua non è crollata ma lui per la paura dorme ancora  all'aperto.
Il pomeriggio abbiamo diretto i lavori di riallestimento  dell'ambulatorio di fisioterapia in una mega tenda esterna aiutando a  spostare tutti i macchinari e decidendo dove posizionarli. La sala  svuotata servirà per mettere dei letti per i degenti, quelli che ora  sono fuori nelle tende, in previsione della stagione delle piogge che  sta arrivando.A fine giornata ci è arrivata l'ottima notizia che la nostra equipe 
Luca anestesista e Antonio il chirurgo ortopedico domani leveranno i  fissatori a tutti i bimbi a cui stavano tardando a toglierli e noi assisteremo agli interventi. Domani inaugurazione della fisioterapia ricollocata!
Lara e Almu

Quarto giorno
Oggi siamo state nel nuovo ambulatorio allestito in una mega struttura  a tenda di 150 metri quadri, apribile su tutti i lati..peccato che ci  fosse un vento mai visto ad Haiti per cui abbiamo dovuto tenere tutto  chiuso, il caldo era infernale e alcuni Pz sono svenuti!
Le patologie maggiori sono emiparesi da ictus, portati da ipertensione  spesso non tenuta sotto controllo per il costo dei medicinali. Un Pz  interessante è stato Richard, 25 anni, proietttile entrato nella parte  destra del torace, finito a livello dell'addome, operato 3 volte per  rimuoverlo e mai trovato, perciò ha ancora il proiettile non si sa  bene dove, una cicatrice adesa e retratta che gli attraversa tutto  l'addome e una paralisi all'arto inferiore sinistro da probabile  lesione nervosa data dalla fine corsa del proiettile.
Qui dalle 22 alle 5 c'è il coprifuoco, e padre Gianfranco ci ha detto  che le sparatorie e i sequestri di persone sono settimanali. Se si  esce in macchina ci si chiude dentro e non si può mai uscire senza 
accompagnatore.
A metà mattinata siamo andate ad assistere ad uno dei 3 interventi che  Antonio Luca e Marco hanno eseguito oggi di rimozione di fissatori  esterni ai bimbi che vi dicevamo ieri. È stato divertente vederli uscire  nella fase di risveglio deliranti per l'anestetico! Un  bambino diceva a tutti "ciao miss" e un'altra cantava e batteva le mani! Alle 12 viene Anita la coordinatrice del Saint Camille, una signora 
irlandese a dirci che se avevamo finito potevamo andare con lei al  Saint Damien, l'ospedale pediatrico della fondazione Rava, ad  accompagnare una bambina con un blocco intestinale da operare e nel 
mentre a visitare il reparto di riabilitazione.  Per la prima volta da  quando siamo qui siamo finalmente siamo uscite dalle mura del Foyer!  Ci sentivamo già quasi come dentro al Grande Fratello! Viaggio sul 
cassone del pick up, sole da ustione e vento caldo. Al saint Damien  abbiamo lasciato la piccola e siamo andati accanto, al Saint Germain,  l'ospedale per i bambini neurologici o sindromici e/o abbandonati dai 
genitori. Agghiacciante. Stanzette stipate di lettini con le sbarre con  dentro anche 3 bambini insieme, tutti o tetraparetici o sindromici o  ritardati mentali. Stanze e stanze così, dai più piccolini ai più 
grandi. Nell'ultima stanza una bimba sdraiata a terra, altri vaganti e  semi- urlanti e una bimba cieca che continuava a sbattere la testa  contro la sbarra di ferro del letto e le assistenti non facevano  nulla. Stanza affianco due volontari di Pordenone tecnici ortopedici  che stavano confezionando protesi per i bambini amputati. Con  i magazzini pieni di piedi n 42 che devono quindi ritagliare e  rimpicciolire e carenti degli altri materiali, utilizzando quindi fil  di ferro e quello che trovano.
Il tour è finito da un panettiere italiano anche lui volontario della  fondazione Rava che ci ha regalato la farina e il lievito per fare la  pizza domani sera! Abbiamo fatto una foto con lui e una teglia di 
pizza che aveva preparato per qualcuno che gli ha portato il pomodoro  e il formaggio qui pressocchè introvabili.
Il pomeriggio abbiamo trattato i bambini a cui hanno tolto il  fissatore la mattina e tutti gli altri conosciuti ieri. Appena ci  vedono i bambini iniziano a dire "terapie terapie" e vogliono che gli 
facciamo la riabilitazione, anche se dolorosa..incredibile.
La giornata è finita guardando l'elicottero che atterrava nel campo da  calcio per riportare 3 Pz evaquati il mattino per essere trasportati  sulla nave italiana militare ospedalizzata Cavour per effettuare degli 
interventi chirurgici qui non possibili.
Cena, 2 chiacchere e alle 22.30 a dormire morti dalla stanchezza e dal  caldo.

Lara e Almu

 

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