Ecco che è passato un altro giorno tra le strade di Dakar alla ricerca di contatti per poter dare vita, magari un giorno, a qualcuno dei nostri progetti. Ecco quindi che, nonostante il sole cocente e lo smog dei gas di scarico di alcuni camion (sicuramente senza marmitta catalitica), giriamo tra ambasciate e ospedali. Il passare da posti fatiscenti (quali gli ospedali) alle ambasciate internazionali mi fa piangere il cuore; sembra inconcepibile . pensare che due luoghi tanto vicini geograficamente possano essere distantissimi per ricchezza e per possibilità economiche.

Mangiare in strada, acquistando cibarie alle bancarelle che affollano i bordi delle strade. Colori, profumi (più e meno buoni) aguzzano i nostri sensi. Cibi che in Italia non avremmo mai comprato e assaggiato, qui ci rendono parte di una realtà, ci fanno entrare nella vera vita di un comune senegalese.

Ciao, Roberto