non so bene a che punto ero rimasto... ma l'avventura continua!!!
Un grande GRAZIE a tutti quelli che mi hanno scritto e un grande abbraccio a tutti!!!
I partecipanti sono un po' di meno rispetto all'altra volta, ma si vede che si è sparsa la voce e sembrano ben motivati. Ci sono li infermieri della settimana scorsa, che ci prendevano in giro per quello che facevamo. Beh, in effetti non hanno tutti i torti: se arrivasse una banda di stranieri in pronto soccorso a compilare questionari, chiedermi come lavoro e sostanzialmente stare in mezzo ai piedi mentre lavoro, probabilmente anch'io non reagirei tanto bene. Se invece le stesse persone vengono a dare qualcosa di utile, beh, allora è un altro discorso, e mi sembra che in effetti le cose stiano andando proprio così!
Ritorno a casa e poi spiaggia. Un po' di svacco in fin dei conti ci sta!! è poi veramente bello fare il bagno con le onde dell'oceano, prendere il sole e sotterrare nella sabbia le studentesse...
Internet-point e poi cena... tardissimo per aspettare Cristian, che tornava dopo un bel po' di giorni e che non è arrivato proprio con una buona cera...
stasera non c'è una bava di vento e le zanzare ci hanno praticamente divorato! Speriamo che sta benedettissima profilassi funzioni...
19 ottobre: 7^ giorno in Senegal
stamattina posto nuovo: andiamo la poste de santè di Malika. Praticamente un mega-ambulatorio gestito dagli infermieri, con vicino una maternitè, dove indovinate un po' cosa si va a fare... siamo stati con infermiere in ambulatorio. Alla fine non è poi così difficile fare il medico da queste parti: se il malato non ha qualcosa di preciso, che a momenti arriva con la diagnosi in mano, allora si tratta di paludisme, la malaria. E giù di terapia standard: Coartem a tutti!! Se invece ha una sintomatologia un po' più leggera, con mal di gola, mal di testa, febbre ma non troppa, allora ha la grippe, l'influenza, allora giù con paracetamolo e amoxicillina. Io avevo capito che l'influenza e le robe simili fossero su base virali e che l'antibiotico non servisse, ma si vede che qui in Africa l'informazione non è arrivata. Il risultato sarà che fra qualche anno tutti i batteri che transitano di qua saranno resistenti all'amoxicillina, con buona pace dello Zimox...
Ritorno a casa con sosta al banchetto della mia amica a comprare arance e banane, che alla fine finiscono più nella pancia degli altri che non nella mia, ma sono contento così!
Dopo pranzo lezione di tè! Finalmente ce l'ho fatta. Qui sono le chef du cafè, dato che lo preparo alla fine sempre io... prima o poi studierò da chef du te. Allora, serve il pentolino per il te, la confezione di tè, lo zucchero e una serie di bicchieri piccolini da te (in realtà qui in casa ne abbiamo solo uno, la cosa funziona uguale, ma non è proprio l'ideale...). Alla fine il te lo puoi preparare un po' come ti pare, ma per fare un buon te senegalese devi non avere fretta, avere un sacco di tempo da impiegare solo per quello (stavo per scrivere da buttare via, ma alla fine non rientra nella filosofia del te) e poi soprattutto qualcuno con cui berlo, perché così almeno durante la preparazione riesci a chiacchierare, che poi è il vero scopo del te. La dose più o meno è 3 bicchierini d'acqua e un po' più di mezza bustina di te, si mette nella teiera e si fa bollire (alcuni mettono il te nell'acqua fredda, altri fanno bollire l'acqua e poi ci versano il te... c'est la meme choise) a questo punto si versa un bicchierino appunto nel bicchierino e si osserva compiaciuti non so bene cosa (sembrerebbe che devi controllare qualcosa, ma non ho mai visto disappunto o non è mai capitato di dover sistemare qualcosa che non andava, quindi o sono tutti bravissimi o alla fine guardi con attenzione una roba che va sempre bene e quindi...). Si riversa nella teiera e si aggiunge un bicchierino di zucchero e si rimette a bollire. Dopo un po' si riversa nel bicchierino e qui viene il bello: si prende il bicchierino e lo si rovescia da più in alto possibile in un altro bicchierino, più e più volte, senza rovesciarlo in giro (questa è la parte divertente, che però a volte non riesce nemmeno a loro!) così facendo si forma la mousse, la schiuma, vero scopo di tutta la faccenda. Si rimette il tutto a bollire e quando se ne ha voglia, si preparano i bicchierini da offrire. Lungo da leggere? Anche da fare!! Ma veramente affascinante!! E buono!!
Stasera c'è un venticello fantastico, si sta veramente da dio! Specialmente sapendo che a Torino non ci sono 10 gradi, mentre stamattina qui ce n'erano 34!!
20 ottobre: 8^ giorno in Senegal
Oggi mattinata in ospedale. Dal primo giorno ho fatto carriera: oggi mi hanno mandato a fare un prelievo... piano piano ce la posso fare anch'io!! Mattinata fiacca: pochi casi interessanti e praticamente nessun ingresso degno di nota. Alla fine mi sono adattato alla realtà locale e mi sono seduto su una sedia a fissare l'infinito. Tra l'altro da una certa aria... ritorno a casa e pranzo. Riso con carne, verdure, insomma la solita sbobba. Buona, eh, ma qui la varietà non è proprio il loro forte. Giretto all'internet point, dove sul più bello è andata via la luce e così fine della connessione, di internet e di quel minimo di contatto con la vita normale. Va beh... sarà per un'altra volta...
Nel frattempo diventa interessante anche la vita di comunità: mettere insieme una dozzina di persone (specialmente del calibro di quelle che ci sono qui) diventa veramente uno spettacolo. Ad esempio è scattato il pallino del bucato. Ogni 3 x 2 c'è qualcuno che lava, insapona, risciacqua, rilava, risciacqua, stende, stende e stende, col risultato che è più facile trovare un parcheggio in entro il sabato sera che un posto per stendere le mutande e soprattutto siamo già riusciti a far cadere tutti i fili per stendere della casa, tranne quello proprio un mezzo al cortile (che in realtà è una prolunga, ma qui evidentemente non se ne è mai accorto nessuno). La cosa più bella è che caduto il filo, ricomincia tutta la trafila di prima, perchè si è sporcata la roba stesa. Sono senza parole, o meglio ce le ho, ma è meglio che me le tenga... D'altronde siamo in Africa ed è veramente fondamentale avere sempre roba pulita addosso...
Dopo mangiato metto su il caffè, che è un po' più veloce del loro tè, ma ormai anche lui è quasi diventato un rito. Stasera l'ho portato su in terrazzo ai ragazzi della casa con tanto di vassoio... a momenti mi fanno santo subito! Tra l'altro oggi è il 20-10-20-10!!
21 ottobre: 10^ giorno in Senegal
Questa mattina verso le 5.30 mi hanno raccontato che c'è stato un acquazzone. In effetti quando mi sono alzato per terra era bagnato, ma è stata l'unica notte in cui sono riuscito a dormire, finalmente fa un po' meno caldo, speriamo solo che continui.
Di nuovo in ospedale. Oggi nuovo avanzamento di carriera. È arrivato il capo del pronto soccorso e mi ha chiamato per andare a fare il giro dei malati. Peccato che tra qualche giorno partiamo, perché a momenti mi sa che mi fanno primario... oggi ho anche infilato un catetere vescicale e un sondino naso-gastrico, con grande stupore dell'infermiere che mi affianca. Una bella botta di culo! Un sacco di casi di malaria grave e poi un po' di casi di disastri vari.
Ieri sera è arrivata una bambina con malaria e 17 di glicemia, che spero sia un errore perchè non è proprio tanto compatibile con la vita (almeno come la conosciamo noi). Hanno corretto l'ipoglicemia con un po' di glucosata, col risultato che stamattina aveva 500 e fischia (valore normale intorno ai 100-120, per farsi un'idea...). Quando abbiamo chiesto se non era una buona idea farle un po' di insulina ci hanno risposto che non era mica diabetica!! Potenza della medicina. Anche qui se i malati sopravvivono è perchè ce la fanno benissimo senza gli ospedali... Abbiamo poi medicato uno che ieri s'era amputato il pollice e glielo hanno riattaccato (con tanto di sutura di arterie, vene e nervi). Sarei proprio curioso di vedere come va a finire dato che i re-impianti anche da noi di solito vanno a gonfie vele... Venuto il momento di tornare a casa abbiamo scoperto che il nostro pulmino non era più tra noi e così taxi e pulmino collettivo : una bella botta d'Africa prima di pranzo, previo giretto al mercato. Bella storia!
Un po' pioviggina e un po' no, così ho fatto il bucato io, così li frego tutti e trovo i fili liberi. W le partenze intelligenti!!